2 Aprile giornata internazionale dell’autismo.
L’autismo le cui origini sono ancora sconosciute è un fenomeno sociale importante la cui gestione è caricata quasi esclusivamente sulle spalle delle famiglie. L’autismo non è una malattia, è il pensiero blu, l’imprevedibilità oltre la norma: la liberazione attraverso l’arte.
L’autismo nel teatro trova un campo di alleanze, cioè un ambiente favorevole. Per i bambini autistici fare teatro vuol dire:
fare esperienza, trovare la crescita, vivere la partecipazione, scoprire le relazioni, superare la disabilità, vincere l’emarginazione, infine sconfiggere l’esclusione sociale. Il teatro esercita una forza speciale sull’autistico, congiunge i desideri della mente a quelli del corpo attraverso l’arte della parola, della musica, della danza. Il teatro non costruisce la normalità, la sua ricerca infatti è quella di educare l’uomo a vivere della forza creativa delle arti, di tutte le arti per le quali la normalità è il limite della società ferma, chiusa al pensiero blu ed incapace di accogliere il disagio dei bambini con problemi di disturbo psichico.
La pedagogia di Koreja è fondata sul l’impegno di conoscere l’uomo, di guardare nella sua vita, per narrare la sua storia. Il teatro che conosce l’uomo, sa essere casa e sa essere anche strada. Il pensiero blu va oltre, è più avanti: è al di là della normalità. È con questo modello che teatro Koreja intende partecipare e condividere le iniziative promosse in favore dell’autismo nella giornata del 2 Aprile, giornata internazionale dei soggetti autistici.
Gigi Mangia
postato da Koreja il gio 05 dicembre 2024 alle 16:15 - Commenti(0)
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