20 marzo giornata mondiale del teatro ragazzi
Per Koreja, declinare la giornata mondiale del teatro dei ragazzi, fare teatro, per e con i ragazzi, è mettersi in ascolto dei bisogni, ricevere i desideri di creatività, aprire le porte ai linguaggi, ospitare le aspettative personali. Educare facendo teatro. Il teatro, come il gioco, ha la forza di stimolare la crescita. È il luogo dell’esperienza dei ruoli, la prova delle relazioni, la verifica di essere con e verso gli altri. La tribuna del teatro Koreja ospita, ogni giorno, tantissimi alunni seduti in silenzio, partecipi, attivi e attenti a quello che accade sul palcoscenico. Sono allievi di scuola di classi diverse, di Comuni diversi, ma sono capaci di una sola attenzione, di un solo comportamento: sono una comunità. Sono il teatro.
Gli stimoli di crescita offerti dal teatro per ragazzi sono il valore aggiunto al lavoro scolastico e servono per la verifica personale cognitiva ed affettiva. Per i ragazzi il teatro infatti non è il luogo del tempo libero, come lo è per gli adulti ma l’occasione di studio, di approfondimento delle pagine letterarie studiate sui banchi di scuola. Le parole dei poeti, in teatro, sono piene e generano sentimenti. La descrizione dei viaggi diventa visione e storia di mondi. Il teatro è narrazione e visione di come l’uomo vive il tempo e abita lo spazio. Il teatro, infatti, è spazio vivo dove niente è fermo, ognuno partecipa, ascolta e dice la sua perché è libertà. I ragazzi vivono bene la vita del teatro perché, come loro, il teatro è la rottura delle regole del tempo ed è anticipazione del futuro: “i ragazzi sono le frecce del futuro”. Per i ragazzi, i Cantieri Teatrali Koreja sono la loro casa, la loro scuola, il loro teatro dove sentirsi sicuri di provare ad “essere” senza essere giudicati. La creatività non si giudica, si apprezza: il teatro insegna ad essere liberi e non dà voti.
Quasi diecimila studenti hanno affollato i Cantieri Koreja nella stagione 2017/2018 dando vita a momenti di discussione e approfondimento con attori e registi. Anche i laboratori sono stati molto frequentati, senza contare le oltre 3500 presenze degli appuntamenti domenicali per famiglie. Gli allievi del terzo millennio, i digitali, sono cambiati. I linguaggi, la scrittura, la lettura, lo studio non sono più quelli che abbiamo conosciuto noi. I digitali vivono e fanno esperienze nuove. Il teatro non chiude loro le porte ma anzi, le apre ai diversi bisogni, promuove e sostiene le loro esperienze. Per fare teatro bisogna partire dall’uomo e dalla capacità di ascoltare i bisogni ed essere pronti al nuovo. Per Koreja il senso della giornata mondiale del teatro ragazzi è quello di continuare ad essere teatro che non chiude le porte alle culture della modernità.
Luigi Mangia
postato da Koreja il gio 21 novembre 2024 alle 10:42 - Commenti(0)
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