FRAME

Uno spettacolo di Koreja

FRAME

progetto e ideazione Alessandro Serra
con Francesco Cortese, Riccardo Lanzarone, Maria Rosaria Ponzetta,
Emanuela Pisicchio, Giuseppe Semeraro
Regia, scene, costumi e luci Alessandro Serra
Realizzazione scene Mario Daniele
Collaborazione ai movimenti di scena Chiara Michelini
Un ringraziamento ad Anna Chiara Ingrosso
Tecnici Mario Daniele, Alessandro Cardinale
Organizzazione e tournée Laura Scorrano, Georgia Tramacere
Coproduzione Teatro Persona

FRAME è un nuovo passo del nostro percorso di " fare" cultura teatrale. FRAME ha la volontà di interpretare e interrogare la maturazione artistica della Compagnia, mettendo in campo il nostro progetto artistico al servizio di nuovi sguardi e nuove direzioni. Sono sicuro si tratti di un modo per dare giusta continuità ad una storia iniziata più di trent'anni fa.
                                            Salvatore Tramacere, Direttore Artistico Teatro Koreja

 

Con lieve cuore, con lievi mani, la vita prendere la vita lasciare.
                                                                       H. V. Hofmannsthal


FRAME si ispira all'universo pittorico di Edward Hopper.
Ogni sua opera è stata trattata come un piccolo frammento di racconto dal quale distillare figure, situazioni, parole.
Una novella visiva, senza trama e senza finale, direbbe Cechov, una porta semiaperta per un istante su una casa sconosciuta e subito richiusa.
Di Hopper non mi interessano le indubbie qualità pittoriche quanto piuttosto la capacità di imprimere sulla tela l'esperienza interiore. Ricrearla in scena. Farla vedere, anche solo per un istante.
Nei suoi quadri non vi è alcuna intenzione morale o psicologica, egli semplicemente coglie il quotidiano dei giorni.
Opere straordinarie compiute attraverso l'ordinario. Quanto più consuete sono le ambientazioni, abitate da figure semplici, tanto più si rivela la magia del reale.
Non c'è tempo per descrivere, tutto accade in un soffio. In un soffio si rappresenta la verità interiore.
C'è un dentro e c'è un fuori che osserva ma non vi è alcun intento voyeuristico, nessuna perversione. Una castità e un pudore che si sprigionano quando si è riconciliati, calmi, scaldati dal sole.
Quando la frattura interiore è già avvenuta in noi e tutto scorre senza rimpianti, lasciando che la vita che ci resta abbia il suo giusto decorso.
Nessun evento sensazionale. Semplicemente un attimo in cui tutto cambia, senza clamore.
Figure sempre ai margini di una soglia: una finestra, una vetrina di un bar, l'uscita di sicurezza di un teatro, un sipario socchiuso, una porta, il finestrino di un treno.
In cerca di luce. Mentre fuori la vita, ferma, incombe.
Deserte le strade, quieti gli oceani.
E gli alberi, accesi dal sole, fanno schiera e creano sentieri bui.

                                                                                                                                                                             Alessandro Serra

 

 

 

Guarda il video breve

 

 

Frame: l'universo di Hopper sul palco del Teatro Nuovo di Napoli
            di Nike Francesca Del Quercio - FERMATA SPETTACOLO 13 giugno 2017

 

FRAMMENTI DI UN DISCORSO VISIVO...
     di Francesco Tozza - SCENARIO, Giugno 2017

 

"Frame", o dell' universo pittorico di Edward Hopper
     di Maria Anna Foglia - QUARTA PARETE, 20 Giugno 2017

 

 

 

Prossima data:

30 aprile 2019

ore 21:00


Forlì, Teatro Diego Fabbri – Spazi Exatr


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