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con Antonio Aluisi, Ippolito Chiarello, Devis Fugolo, Cristina Mileti, Fabrizio Pugliese, Arkadiusz Pstrong, Silvia Ricciardelli, Nada Torto, Silvana Torto.
Laboratorio Novamusica Mirko Busatto, Stefano Cardo, Carlo Carratelli, Massimiliano Donninelli, Piergabriele Mancuso, Claudio Marini, Cecilia Vendrasco
libretto di Pilar Garcìa
musiche Luca Mosca
maestro concertatore e direttore Giovanni Mancuso
regia Salvatore Tramacere
scene Luca Ruzza
luci Lucio Diana
cura tecnica Marco Oliani
Produzione dei Cantieri Teatrali Koreja in collaborazione con il Teatro La Fenice di Venezia
Il progetto di America nasce dalla stretta collaborazione fra la librettista Pìlar Garcia, il compositore Luca Mosca, il regista Salvatore Tramacere, la Cooperativa Teatrale Koreja di Lecce e il Laboratorio Novamusica di Venezia. La concezione del lavoro scaturisce dall'idea comune di superare i confini fra teatro parlato e cantato nella volontà di rendere viva la parola attraverso un complesso gioco di relazioni sonore. La duttilità degli attori di Koreja e la loro capacità di affrontare disinvoltamente la scrittura musicale hanno dato la possibilità di concepire una partitura che sfruttasse al meglio le loro possibilità e che le coniugasse con quelle dei cantanti con voce impostata e con quelle dei sei strumentisti dell'orchestra. La sfida di questo spettacolo è trovare quel punto mediano in cui il canto può farsi parola e la parola canto, in un gioco di rimandi e di allusioni al "suono" che è una via per scrivere, soprattutto oggi, un'opera di teatro musicale. La scelta di America, in quest'ottica, non è certo casuale. Dei tre romanzi kafkiani è senz'altro quello che offre un più ampio spettro di spunti drammatici frammentato com'è in otto quadri fortemente caratterizzati. La storia quasi dickensiana dell'adolescente Karl Rossman, spedito nel nuovo mondo dai genitori a causa di una tragicomica avventura erotica con una cameriera, offre la possibilità di innumerevoli situazioni sonore sia legate al tema del viaggio e dell'iniziazione alla vita, sia alla scoperta di un mondo, anche acustico, di frenesia e di libertà, di incubo e di incomparabile apertura linguistica.