Laboratorio diretto da Riccardo Lanzarone
In scena: Alessandra e Deborah Aluisi, Gianluca Bove, Carolina Carratta, Francesca Congedo, Roberto Dragone, Marta Gloria, Emanuele Guido, Simona Ingrosso, Mary Longo, Davide Maniglio, Daniele Stefanelli.
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Il lavoro si concentra sul rapporto dell'individuo e il suo territorio di appartenenza, la sua terra, la sua casa, le contraddizioni, i compromessi e le promesse che il nostro ambiente ci impone, ci regala, ci nega. I personaggi spieranno dalle serrande socchiuse delle loro finestre: la vita e silenzi del paese, il sole del meridione, che in alcuni giorni dell'anno fa in modo che ci siano giorni in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia. Gli abitanti di questo posto proveranno, a loro modo, a ristabilire le relazioni, a uscire, anche se per poco tempo, dal proprio condominio, dalla propria giurisdizione, per guardarsi negli occhi, senza la paura di essere giudicati, accettando i difetti di questo luogo e ammirandone i pregi. Ognuno di loro si troverà a confessare le proprie paure, a condividere le proprie speranze, a scegliere di non stare dalla parte di chi dice: "sti cazzi! Tanto domani me ne vado." Rimanere e amare, più di ogni altra cosa, la propria terra, una terra dove il mare si confonde con il cielo e il tramonto ha un colore strano, il colore di casa.
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