Viviamo tempi strani dominati da un diffuso disorientamento che disegna e definisce i luoghi come fatti di muri, frontiere, confini. C'è un senso che sfugge e resiste a questa visione riduttiva basata sulla paura dell'incontro e della condivisione. I luoghi sono quanto di più adatto a cogliere il nostro tempo, sono punti di osservazione privilegiati, presidi di salvezza relazionale e umana, contesti e talvolta pretesti per indagare gli stretti nodi delle storie che li abitano demolendo o attraversando la materialità dei muri, rendendo mobili e aperti i confini che li attraversano. Identità, relazione, appartenenza, inclusione, migrazione, limite sono alcuni dei fattori che permettono la declinazione del senso di un luogo. L'arte è uno dei linguaggi che più si lega a un luogo e prova a attivare un processo di vera e propria interpretazione generativa. Non si tratta di una mostra o di attraversare un percorso preordinato, l'arte dei luoghi si propone come un'esperienza di fruizione che fa vibrare gli abitanti e il territorio che vivono quotidianamente producendo un corto circuito benefico tra isolamento e apertura. Le opere di Mauro e Giuri e l'attività laboratoriale di Bianco-Valente divengono segno di prossimità, di vicinanza e racchiudono in sé l'abitare, il vivere un determinato spazio, luogo, territorio, anche se per un breve periodo. L'arte dei luoghi scommette su un'arte capace di giocare un ruolo di riflessione ampio sul mondo e la nostra inafferrabile condizione di esseri contemporanei. Il progetto punta a sostenere la giovane arte del territorio e ad attivare processi di cittadinanza attiva attraverso pratiche formative sperimentali con artisti di rilievo internazionale che operano nell'ambito dell'arte relazionale.
MARCO PETRONI, teorico e critico del design. Ha collaborato con La Repubblica Bari, ha diretto le riviste Design Plaza, Casamiadecor, ha curato la rubrica Sud su Abitare.it , è stato redattore di FlashArt. Collabora con l'edizione online di Domus. Curatore senior presso il centro di ricerca museale Plart di Napoli. Sviluppa progetti curatoriali innovativi ed eventi legati ai temi della cultura del progetto con un approccio transdisciplinare come Botanica di Studio Formafantasma, Naturally combined di Mischer'Traxler, The future of Plastic di Officina Corpuscoli e altri. Ha pubblicato vari saggi tra cui Mondi Possibili, appunti di teoria del design (Edizioni Temporale), Going real, il valore del progetto nell'epoca del postcapitalismo (Planar Books). Ha tenuto lezioni presso Naba Milano, Design Academy Eindhoven, London Design Museum. Attualmente insegna Storia del design presso l'Accademia Belle Arti di Napoli e Digital and new media for fashion al Politecnico di Milano.
BIANCO-VALENTE (Giovanna Bianco e Pino Valente) iniziano il loro progetto artistico nel 1994 indagando dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente. A questi studi è seguita una evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Esempi sono le installazioni che hanno interessato vari edifici storici, a cui hanno fatto seguito molti altri lavori incentrati sulla relazione fra persone, eventi e luoghi. Hanno esposto in Italia e all'estero per importanti istituzioni museali e spazi pubblici, tra cui MAXXI, Roma; MACBA, Barcellona; Madre, Napoli; Fabbrica 798, Pechino; Palazzo Strozzi, Firenze; Triennale di Milano; Museo Reina Sofia, Madrid; e realizzato progetti site specific anche in Libano, Marocco, New York e Rio de Janeiro, Stoccolma.
STEFANO GIURI Stefano Giuri vive e lavora a Firenze, dove si è laureato all'Accademia di Belle Arti. Nel suo lavoro analizza le connessioni e le relazioni tra i concetti di spazio pubblico e privato, tra memoria collettiva e individuale, per affrontare gli attuali problemi sociali legati ai luoghi in cui lavora. Comprende l'idea che in ogni singola memoria ci sono segni, tracce e schemi collegati a epoche, contesti storici e culturali. Nella sua pratica artistica i suoi interessi si trovano in settori come la performance e la scultura.
GABRIELE MAURO Gabriele Mauro, Aradeo, 1991. Vive e lavora a Firenze. Sviluppa le sue ricerche intorno al concetto di arte e dei luoghi comuni della società di cui effettua un'analisi semplice e spietata. Il tessuto sociale di una città, lo porta a riflettere sul ruolo dell'artista e sul senso dell'arte contemporanea, per cercare nuovi dispositivi di comunicazione. La sua produzione artistica ha come filo conduttore: la riflessione sui modi di ricezione nei nostri giorni; sull'arte come costruzione di forme e di discorso sul valore dell'autenticità, sull'immagine come un insieme di rapporti temporali. Ed infine l'immaginazione come una via di fuga ma anche luogo di ritorno, sulla forza espressiva intrinseca che hanno le immagini nella società, per uno sguardo volto alla sensibilità visiva ed alla consapevolezza critica.
Ingresso libero.
Appuntamenti del 12 Luglio
ore 21.00 Piazza San Nicola - Aradeo ELISA BARUCCHIERI / RESEXSTENSA Le memorie del 9. Storie di muri e di ponti
a seguire Cortile Piccolo Palazzo Grassi - Aradeo Falene a palazzo DJ Antonio Aluisi
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