Ideazione e regia Stefano Tè; adattamento drammaturgico Giulio Sonno; consulenza alla regia Mario Barzaghi; assistenza alla regia Simone Bevilacqua; direzione musicale Luca Cacciatore, Igino L. Caselgrandi e Domenico Pizzulo; costumi a cura di Teatro dei Venti, Luca Degl'Antoni e Beatrice Pizzardo; disegno luciAlessandro Pasqualini; audio Nicola Berselli e Andrea Generali; scenotecnica e realizzazione macchine di scena Dino Serra e Massimo Zanelli; scenografie Dino Serra in collaborazione con il Teatro dei Venti.
Con Oksana Casolari, Marco Cupellari, Daniele De Blasis, Alfonso Domínguez Escribano, Federico Faggioni, Talita Ferri, Alessio Boni, Francesca Figini, Davide Filippi, Hannes Langanky, Giovanni Maia, Alberto Martinez, Amalia Ruocco, Antonio Santangelo, Mersia Valente, Elisa Vignolo.
Una produzione Teatro dei Venti, in co-produzione con Klaipeda Sea Festival (Lituania), con il sostegno della Regione Emilia Romagna, del Comune di Modena e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con il contributo del Comune di Dolo (VE) in collaborazione con l'Associazione Echidna.
|
Il suono arcaico delle botti della tradizione di Macerata Campana, l'ambientazione marinaresca ed epica del romanzo di Melville, una fusione tra linguaggi da occidente a oriente, una riflessione filosofica sull'ignoto, costituiscono la trama del nuovo spettacolo del Teatro dei Venti, un grande progetto ideato per gli spazi urbani.
NOTE DI REGIA La piazza è vuota, sospesa, respira in attesa. Da lontano risuona una voce profonda, ancestrale: venti marinai, venti uomini, venti anime percuotono grandi botti di legno su un carro in movimento; le botti sono vuote, rimbombano avide, in attesa del grasso di balena. L'aria si squarcia e vibra. Il ritmo scandisce il lavoro dell'equipaggio. Raggiunta la piazza il carro fende il selciato. La musica si espande. Gli spettatori assistono all'arrivo del carro, che diviene palco e in pochi secondi si trasforma in febbrile cantiere navale. Asse dopo asse, sagole, cime e palanchi, i marinai iniziano a costruire la nave. Scheletrica, irreale. È il nostro Pequod. Per tutto lo spettacolo si avvicenderanno lotte, fortunali improvvisi, allegre scorribande; emergono caratteri, affiorano storie. Su tutti pesa l'ombra di Achab e il suo oscuro desiderio di vendetta, l'incubo dei marinai. Con un minuzioso lavoro di macchinazione si compirà l'atto inaspettato. La nave diviene balena. Da tutrice a mostro. Quello che prima accoglieva ora terrorizza: lo scheletro dello scafo si ribalta e assume le forme del temibile leviatano. Finalmente i due nemici si troveranno faccia a faccia per lo scontro finale: Achab e la balena bianca. L'uomo contro la natura, il prodigio, l'ignoto, il dio perduto, la paura che urla dall'abisso: Moby Dick.
Lo spettacolo entra in relazione con le Comunità locali che lo ospitano, integrando al proprio interno l'intervento di artisti, allievi e di gruppi di fruitori presenti sul territorio.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
Info: 0832.242000
Nell'ambito del progetto INTERREG-IPA CBC, Italia - Albania - Montenegro, COMPLICITIES, COntemporary Modelling Peripheries for LIvable CITIES, partner: JP Kulturni Centar Bar - MONTENEGRO Comune di Lecce - ITALY CODE Partners Consulting and Development Partners Shkoder - ALBANIA In collaborazione con Teatro Koreja
|