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a cura di CARLO DURANTE
con BEATRICE CAPONE, MATTEO LONGO, ALMA PACI, GABRIELE ROSATO,
FRANCESCO SPEDICATO
accompagnati dalla fisarmonica di ROCCO NIGRO
illustrazione di GIULIA TORNESELLO
si ringraziano le Prof.sse F. GIORDANO, A. GUIDO, E. LEONETTI, F. MATTIA, E. RESTA, A.M. SCHITO, M. ZAMPINO
e la Dirigente Prof.ssa ANTONELLA MANCA
RICOMINCIO DA ZENO Zeno Cosini spiegato dai ragazzi questo il titolo dell'ultimo appuntamento con BOOK PARADE - La letteratura spiegata dai ragazzi, che conclude il progetto pedagogico pensato da Koreja orientato a scoprire, grazie ai giovani e alla musica, un modo nuovo e originale per esprimere sentimenti, ansie, passioni e visioni attraverso testi senza tempo. Alcuni fra i più importanti autori e personaggi della letteratura moderna e contemporanea sono stati letti e teatralizzati anche grazie alla musica dal vivo. Gli studenti di alcuni istituti scolastici leccesi, guidati nella lettura dagli attori del Teatro Koreja e accompagnati da musicisti professionisti, hanno avuto l'opportunità di provare un nuovo gusto nel leggere in pubblico e costruire una partitura di testi e musica.
Giovedì 11 aprile 2019 alle ore 20.45 sotto la guida dell'attore e pedagogo di Koreja, Carlo Durante, saranno gli alunni del Liceo Scientifico "Banzi Bazoli" di Lecce accompagnati dalla fisarmonica di Rocco Nigro, ad accompagnare gli spettatori in un viaggio letterario in compagnia di Zeno Cosini. In scena Beatrice Capone, Matteo Longo, Alma Paci, Gabriele Rosato, Francesco Spedicato. Illustrazione di Giulia Tornesello. Zeno Cosini è il protagonista del romanzo La coscienza di Zeno di Italo Svevo. Come i protagonisti dei due precedenti romanzi Una vita e Senilità (rispettivamente Alfonso Nitti e Emilio Brentani), anche Zeno è affetto dalla "malattia" dell'inettitudine, cioè l'incapacità di vivere serenamente. La sua "senilità" è un dato anagrafico, non morale, come poteva essere intesa invece nel personaggio di Emilio Brentani. A differenza dei due protagonisti degli altri romanzi, però, Zeno guarisce dal suo essere inetto, almeno apparentemente.