IL PROGETTO OGGI IN SCENA VADO IO
Laboratorio di educazione alla teatralità con il sostegno dell'INAIL di Lecce
"Oggi in scena vado io" è un progetto di reinserimento sociale, pensato e realizzato dalla dott.ssa Sonia Faggiano dell'INAIL di Lecce. La Direzione Regionale Inail Puglia ha fortemente creduto nella valenza del progetto, finanziandolo, supportandolo e sottolineando la necessità di una "presa in carico" globale della persona che ha subito un infortunio sul lavoro. Il progetto prende avvio il 20 dicembre 2017, con l'attivazione di un laboratorio di educazione alla teatralità, con l'intento di dare voce alle storie vere di lavoratori infortunati che hanno raccontato la loro vita prima e dopo l'infortunio.
LO SPETTACOLO AMARTI
Che cosa è il teatro? Eugenio Barba, uno dei più importanti registi-pedagoghi del Novecento, lo definisce "il luogo dei possibili".
Rompendo gli schemi del "bello" e delle "forme compiute", il corpo è in grado di restituire poesia concreta. E un corpo si fa poesia nel momento in cui diventa narrazione, storia, memoria, presente e futuro. "Il luogo dei possibili" appunto, è un corpo poetico, che nell'agire attraverso i suoi gesti, racconta la sua relazione col mondo, il suo modo di vederlo e sentirlo. Ecco, allora, che il corpo non rappresenta, ma diventa "teatro dell'essere". Un teatro capace di svelare sentimenti ed emozioni che chiede, anche a chi guarda, una partecipazione attiva e diretta attraverso la relazione con altri sguardi, altri orizzonti e altri punti di vista. Un teatro che non mostra soltanto "abilità" e perfezione formale, ma che offre sospiri di vita veri, come il dolore o la felicità. Questi i principi che ci hanno mosso nell'intraprendere l'avventura del laboratorio teatrale. Un laboratorio con persone che improvvisamente un giorno si sono ritrovate in un luogo non luogo, con una vita non vita, in un corpo non corpo. Si, perché un giorno qualcosa, in modo del tutto inaspettato, prende te, la tua vita, tutto ciò che ti appartiene e ti circonda e lo cambia in un modo assolutamente imprevedibile. Una condizione traumatica e spiazzante, che anche il teatro dovrebbe sempre metter in moto nello spettatore. E così, dopo una prima fase di conoscenza reciproca e di fiducia acquisita, abbiamo letto le storie personali attraverso il teatro e abbiamo finito per avventurarci nel territorio minato dell'amore. L'amore sensuale, l'amore materno ma anche l'amore sciocco e superficiale, perché non si può perdere la capacità di amare e di mettersi in gioco. Proprio come in teatro.
Ingresso Libero.
Info:0832.242000
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