IO NON SONO PINOCCHIO

IO NON SONO PINOCCHIO
Dimostrazione finale di laboratorio

Diretto da Anna Chiara INGROSSO
con la collaborazione di Valentina MICELI
con
Lucio Ennio CAPRIOLI, Ilario CAPUTO, Matilda DE SALVATORE, Cristina FASANO, Riccardo FASIELLO, Luca FRACELLA, Ludovica LEUCCI, Elena MARCIANÒ, Virginia MARZANO, Giulia MELE, Maddalena MOSCHETTINI, Alma PACI, Olivia PERSANO, Serena SERAFINO, Sofia SERGI, Sofia TONDO, Corinne ZABINI

Chi è Pinocchio?

Ilario: Pinocchio è un robot alieno o un esperimento finito male
Virginia: è un ingenuo ma di un'ingenuità buona
Lucio: Pinocchio è un quarantenne superficiale con la pancia
Sofia T: dice le bugie per difendersi
Giulia: è un adolescente egoista
Cristina: Pinocchio vive in una società fatta di stereotipi e dice le bugie per paura di questa società.

Abbiamo utilizzato la storia di Pinocchio di Collodi come pretesto.
Tutti gli dicono come dovrebbe comportarsi, chi dovrebbe essere e cosa dovrebbe fare per essere un bimbo buono.
Ma cosa vuol dire essere un bimbo buono?
Lui segue strade diverse, vive le sue esperienze, commette degli errori, ha bisogno di sbagliare da solo per capire davvero chi è.
Tutti dovrebbero avere il diritto all'errore.

Partendo da spunti del testo, da improvvisazioni e da un lavoro di scrittura è venuta fuori una drammaturgia collettiva. I ragazzi hanno scritto tanto senza pregiudizi o giudizi su quello che veniva fuori; abbiamo condiviso pensieri e parole in totale libertà e ognuno ha scelto quali parole dire, anche se non erano le sue, diventando interprete di un pensiero che non è più personale, ma di un gruppo.
Il gruppo diventa così portatore di un pensiero che appartiene a tutti.
Cosa sognano gli adolescenti?
Di cosa hanno paura e soprattutto cosa li fa arrabbiare?
Soffrono per amicizie che credono finte o finite, per amori impossibili, si arrabbiano perché i professori e i genitori, gli adulti insomma, non li capiscono, non riescono a comunicare davvero con loro.
Molti di loro, praticamente tutti, dicono che la cosa che li fa più arrabbiare è il modo di fare dei professori, che gli assegnano tantissimi compiti, che non li lasciano parlare, che li guardano come degli alieni, che non li sostengono, che li fanno sentire inadeguati.


Riccardo: a Pinocchio non piace andare a scuola.


Più in generale ci sono gli adulti.
Cosa non capiscono gli adulti degli adolescenti?
Cosa c'è da capire?
Quando un adulto diventa adulto e si dimentica di quanto è difficile avere 13 anni, di come ci si sente, di quando gli altri non ascoltano il tuo punto di vista, non capiscono le tue idee o non accompagnano le tue aspirazioni?
Ma soprattutto gli adolescenti capiscono il punto di vista degli adulti?
Il lavoro che abbiamo fatto con i ragazzi è di relazione.
Il gruppo è cresciuto: da 9 che eravamo lo scorso anno, siamo in 17 e sono nate nuove amicizie, ci sono state alleanze, momenti di scontro e di confronto.
Il gruppo si alimenta grazie agli altri.
Le relazioni lo arricchiscono.

 

17 giugno 2018

at 18:30


Lecce, Cantieri Teatrali Koreja



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