Premiato in Iran come miglior spettacolo di teatro ragazzi nell'ambito del XVI International Theatre Festival for Children and Young Adult, Giardini di plastica è un viaggio sorprendente alla scoperta di mondi magici. Mondi a sé, ciascuno con le proprie meraviglie, dove si possono incontrare extraterrestri, samurai, fate e angeli. Dove c'è posto per i ricordi, i sogni, le emozioni. Tubi, abiti, copricapo, materiale povero e riciclato di vario genere che grazie all'uso fantasioso delle luci si trasforma fiabescamente in immagini, visioni strampalate e buffe, quadri plastici di un movimento della fantasia.
Non c'è in ballo una vera e propria storia che non sia quella inventata, lì al momento, dai tre attori in scena con le loro trasformazioni.
[...] Suggestioni orientali, ritmi e colori sudamericani, divertenti gag-battibecco, la fata degli uccelli con i due cacciatori che si mettono fuorigioco da soli, Eva con la mela e il serpente che si muovono sulle note di un motivo assai gradevole. A questo proposito vogliamo sottolineare la validità delle scelte musicali, attentissime, particolari e molto belle. Anche una scelta assolutamente non prevedibile: un brano di Battiato per intero che parla di problematiche dure, di politiche, di criminalità. Mentre la voce racconta, gli attori sulla scena disegnano bolle di sapone di tutti i formati, che le luci colorano di blu, o di rosso, trasformandone la superficie in una specie di ghirlanda di stelline. La fantasia, un effetto davvero speciale". Luisa Guarino
[...] La compagnia salentina Koreja compone, con oggetti che siamo abituati a vedere ogni giorno intorno a noi, mondi fantastici [...] le bacinelle diventano astronavi, i tappi di plastica parrucche, le cannucce, i guanti e le mollette sono decorazioni dei vestiti e così via. La genesi con la semplicità di un gioco. A dare consistenza al tutto sono le luci [...] La musica ci avverte che comincia il gioco delle trasformazioni. A quel punto allora tutti trattengono il respiro in attesa di vedere e cominciare a sognare. Ed è proprio di sogni che si parla nel finale dello spettacolo [...] I Cantieri Teatrali Koreja presentano [...] uno spettacolo in cui si costruisce e si inventa partendo proprio dalle macerie delle cose, da ciò che si butta via. L'attenzione reale all'ambiente si coniuga alla passione per i sogni. Tutto si anima, tutto rivive. A noi resta l'ispirazione, il desiderio di tornare a casa e provare a creare dal niente, dal perso, dall'abbandonato, qualcosa di nuovo e di più straordinario. Sara Scamardella - ilpickwick.it 20 dicembre 2013
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