Carissimi lettori e amici, Era nostra intenzione provare a trasmettervi con L'Istrione le energie, i pensieri, i turbamenti, i sogni, le sfide che accompagnano la vita degli artisti e con essa la vita della nostra città. Desideravamo raccontare il teatro, l'arte, la cultura a Lecce come frammenti e visioni di un mondo che vuole superare i propri limiti. limiti di provincialismo, di vuoto pneumatico, di indifferenza, di vocazione al peggio. Dopo un numero zero che abbiamo giudicato poco soddisfacente per noi e poco interessante per voi, ora L'Istrione ha una veste e un progetto nuovo che consente a noi e a voi di esplicitare con maggiore chiarezza e intensità motivazioni e bisogni. Parliamo di nuovo progetto perché d'ora innanzi Koreja lo condivide pienamente con Big Sur, con Stefano Cristante, docente all'Università del Salento e con un gruppo di suoi studenti ed ex studenti (Maria Angela, Sara, Erika, Francesco, Federico, Alessandro) che sono i veri autori e artefici di ciò che avete tra le mani. Nuovo perché intendiamo d'ora innanzi la rivista come un laboratorio collettivo che ricerca, scopre, sperimenta sul campo affrontando apertamente il rischio del mare aperto in tempesta dove nulla è sicuro e garantito, dove tutte le conquiste e le mete sono frutto di un lungo e comune peregrinare. Anche per questo motivo ci scusiamo per il ritardo, a un certo punto ci è sembrato che la strada da percorrere non dovesse finire mai. Nuovo perché abbiamo deciso che ogni numero avrà una focale attraverso la quale guarderemo e leggeremo quello che accade e ci accade. Partiamo dalla focale dell'universo transgender che rilancia originali punti vista sulla realtà e sull'arte, sbalzandoci dopo una forte scossa fuori dai luoghi comuni. Nuovo, soprattutto, nel segno e nel senso che persone in carne e ossa vogliono testimoniare, sporcandosi le mani, abbandonando certezze, timori e pregiudizi, affrontando la scrittura, il teatro, l'arte come necessità vitale e sfida.
Vogliamo misurarci con le tensioni verso cui l'arte e la realtà ci spingono, come spazio e tempo del non-quotidiano, come ricerca delle infinite possibilità, come paesaggio di emozioni e come movimento continuo verso quel destino che proviamo a rendere sempre più vicino e concreto: la bellezza che appartiene all'arte quando è vita e alla vita quando è arte!
Franco Ungaro
Il ‘Sabatone’ di Tobia Lamare si veste di glamour per presentare il numero zero de L’Istrione sabato 29 agosto, ore 22.30 Buenaventura (Litoranea San Cataldo - San Foca) Glam Parade! Una notte all’insegna del glamour per presentare in anteprima il numero zero della rivista L’Istrione, un progetto di Cantieri Teatrali Koreja, Università del Salento (Insegnamento di Sociologia della Comunicazione del Corso di Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione) e Big Sur. L’Istrione nasce come un laboratorio editoriale dal desiderio di un gruppo di studenti ed ex studenti di realizzare una rivista rivolta ad un pubblico di ‘non addetti ai lavori’ che parlasse e facesse parlare di teatro. Scritture, visioni e azioni, dentro e intorno al teatro animano le pagine di questo numero tematico che parte dalla visione ‘critica’ di alcuni spettacoli teatrali per poi ‘perdersi’ tra storie e umanità dell’universo transgender. Abbiamo scelto una presentazione ‘beach’ con l’idea che una rivista come L’Istrione si dovrebbe poter leggere anche sotto l’ombrellone. Abbiamo scelto di essere ospiti del Bonaventura sulle rive dell’Adriatico per farci condurre da Tobia Lamare nell’affascinante immaginario glamour che la musica pop, da Elvis a David Bowie, da Raffaella Carrà a Madonna, ci ha da sempre regalato.
info: Cantieri Teatrali Koreja 0832.242000
|