Sabato 3 gennaio alle ore 20.45 in scena il Nerval Teatro di Ravenna con due appuntamenti da non perdere: MAGNIFICAT e, a seguire FUOCO NERO tratti dai testi Antonio Moresco uno degli autori di opere narrative, teatrali e di saggistica più interessanti del panorama narrativo contemporaneo, per la regia di Maurizio Lupinelli.
A un anno dal debutto di Fuoco Nero, la compagnia Nerval Teatro, fondata nel 2006 da Maurizio Lupinelli e da Elisa Pol, continua il suo percorso artistico, attraverso la drammaturgia di Antonio Moresco con la messa in scena di Magnificat. Un monologo al femminile dove una madre dialoga con il proprio feto e con la sua voce a venire.
In scena una straordinaria e giovanissima Elisa Pol incarna la figura della giovane madre e allo stesso tempo quella del figlio che ha ancora in grembo. Un rapporto antico di complicità e conflitto che la scrittura di Antonio Moresco porta fino al parossismo: "Mamma, perché? Mamma, perché devo nascere? Mamma, perché?"
Lo stupore dei personaggi di Moresco nel penetrare nuovi luoghi chiusi, nel conoscere senza mai riuscire a ri-conoscere definitivamente gli oggetti più comuni, è una delle caratteristiche più affascinanti dei suoi testi in cui la polemica intellettuale non è esibizione di idee disincarnate e di arguzia dialettica, ma affermazione della letteratura come manifestazione irriducibile del reale, carne e sangue di chi scrive e legge.
A seguire Fuoco nero, lavoro in cui la morte diventa un lasciapassare per la vita, entrare e uscire dai corpi che nella scrittura di Moresco ci inchiodano già nella pagina scritta. "Come in Artaud o in Lautrèamont -afferma Lupinelli- la scrittura è visionaria, tradurla sul palco significa andare alla stessa velocità, il rischio è di rimanere imbrigliato nelle parole quindi niente scarto, quindi niente vita, ecco che ad un certo punto mi sono chiesto come trovare la crudeltà dell'attore, l'andare oltre? [...] Considero questo lavoro una grande sfida, un laboratorio personale, un esercizio preziosissimo [...]
Fuoco nero è un dramma che attraversa l'intera vicenda umana, storica, biologica e cosmica; un viaggio onirico e crudele dove l'attore cerca una via d'uscita attraverso il corpo e i corpi, la luce e il buio. Dove sotto il sole, la luna e una meteora si fanno avanti un cielo nero e Kleist, Adolf Hitler e la materia oscura, Primo Levi e Alessandro Magno. Dove dentro il flusso della vita, Antonio Moresco trova il punto dove la parola teatrale riacquista il suo peso e la sua radicalità, la fragilità, la poesia e la violenza.
Il corpo vivo dell'attore che si suicida per poter esistere, in un luogo: un tappeto nero sdrucito, una cornice di luce, quattro barattoli legati assieme da nastro isolante da pacchi, una pistola a tamburo, un morso da cavallo regolamentare, azioni scandite da colpi di pistola e dalla terza di Malher. Il gioco in cui lo spettatore si trova è chiaro fin dal principio: " ...anche la luce è buio..." " No anche il buio è luce...
ANTONIO MORESCO è nato a Mantova nel 1947 e vive a Milano. Ha pubblicato Clandestinità (Bollati Boringhieri, 1993), La cipolla (Bollati Boringhieri, 1995), Lettere a nessuno (Bollati Boringhieri, 1997), Gli esordi (Feltrinelli, 1998), La visione (con Carla Benedetti, KKP, 1999), Il vulcano (Bollati Boringhieri, 1999), Storia d’amore e di specchi (Portofranco, 2000), il testo teatrale La santa (Bollati Boringnieri, 2000), L’invasione (Rizzoli, 2002), Lo sbrego (Golden Maps – Bur, Rizzoli, 2005), Scritti di viaggio, di combattimento e di sogno (Fanucci, 2005). Sta lavorando a Canti del caos ( la prima parte è stata pubblicata nel 2001 da Feltrinelli; la seconda parte nel 2003 da Rizzoli, la terza ed ultima uscirà il prossimo anno). Con Dario Voltolini ha curato l’antologia Scrivere sul fronte occidentale (Feltrinelli, 2002). Nel 2007, sette anni dopo il dramma La santa esce Merda e luce, edito da Effige, che raccoglie cinque testi teatrali dominati dall’elemento materno e cosmico.
Sabato 3 Gennaio alle ore 19 incontro con Antonio Moresco e Maurizio Lupinelli.
LE DATE DELL'EVENTO
03 gennaio 2009, ore 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja |