LUCA RASTELLO - I BUONI (Ed. Chiarelettere)

Incontri Letterari

LUCA RASTELLO - I BUONI (Ed. Chiarelettere)

Giovedì 21 Maggio alle ore 18.30 (INGRESSO LIBERO) nella sezione dedicata gli incontri letterari curata da Vittorio Gaeta, STRADE MAESTRE la stagione teatrale promossa da Cantieri Koreja, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Puglia ospita LUCA RASTELLO autore del volume I BUONI (Chiarelettere) finalista al Premio Minerva. Alla serata parteciperanno l’autore, il curatore della rassegna e Rosario Tornesello, caporedattore del Nuovo Quotidiano di Puglia.

 

Una trama originalissima, una conoscenza profonda dei temi trattati, uno stile di scrittura denso e febbrile, pieno di scarti ma sempre controllati; un’atmosfera inquietante e tesa, che resta tale fino all’ultima riga. Il testo, definito da Goffredo Fofi un grande romanzo frutto del nostro tempo, è una denuncia dei difetti del volontariato professionale, una critica di ciò che non funziona nelle attività non profit e in generale nel mondo di coloro che vengono chiamati “i buoni”. Una denuncia che Rastello, uno dei più affermati giornalisti e scrittori d’inchiesta italiani, fa dimostrando di conoscere bene l’ambiente di cui parla.

Luca Rastello ci conduce in un mondo dove gli equilibri del potere interno cambiano in continuazione, dove i dipendenti non vengono licenziati, ma accompagnati e invitati a guardarsi intorno. Dove si resiste al massimo due anni, oppure si rimane per tutta la vita. Dove si può precipitare dalla propria posizione gerarchica per una parola sbagliata; dove la gestione degli stipendi, dei contributi e dei bilanci stessi nasconde varie irregolarità; dove ci si affida a un manager che poi finisce in carcere; dove il dipendente che rivendica i diritti minimi del lavoro è rimproverato di sindacalismo, perché qui si condivide un progetto di vita, non sono i soldi che contano. Dove insomma la retorica della legalità si scontra con la prassi e dove la morale è spesso doppia.

I BUONI lottano per salvare il mondo. Le loro crociate si chiamano «progetti», il loro dio è la legalità. A guidarli c’è don Silvano. Lui è l’uomo santo con il maglione consumato e lo sguardo sofferente che predica sulla strada e nel palazzo, vicino agli ultimi e ai politici, alle rockstar, ai galeotti e ai magistrati. È nel suo tempio che approda Aza, ragazzina dei cunicoli, esile e fortissima, scampata a un passato di fogna e violenza con la forza dell’ambizione: a lei Silvano onnipotente ha concesso una lingua nuova, una casa, una carriera, persino un amore. Le ha dato la vita. Pazienza allora se il tempio è cartongesso, se la lotta è solo nei toni con cui si pronunciano parole di conciliazione: Aza dovrà tenere stretta la corda che la lega a don Silvano fino a scorticarsi le mani. Anche quando, attorno, ogni cosa comincia a precipitare. Luca Rastello ha scritto un romanzo lucidissimo e feroce, capace di mettere a fuoco ciò che è sotto i nostri occhi e che pure – per negligenza o istinto di conservazione – non vogliamo vedere. Ma non c’è retorica che possa reggere alla verità della letteratura. E a sentirci scoperti, alla fine, siamo noi: il nostro bisogno di convivere con il male fingendo di combatterlo, la necessità di accettare un mondo che ci stritola, abitandolo sotto anestesia.

 

Luca Rastello ha viaggiato e lavorato nei Balcani, nel Caucaso, in Asia centrale, in Africa e in America del Sud. Ha lavorato per il Gruppo Abele e ha diretto «Narcomafie», «L’Indice» e Osservatoriobalcani.org. Ha scritto La guerra in casa (Einaudi), Piove all’insù, Undici buone ragioni per una pausa (entrambi per Bollati Boringhieri), La frontiera addosso (Laterza) e, per Chiarelettere, Io sono il mercato e Binario morto (con Andrea De Benedetti). I suoi libri sono tradotti in Spagna, Norvegia, Stati Uniti, Polonia e Gran Bretagna.



LE DATE DELL'EVENTO

21 maggio 2015, ore 18:30 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja