Il soggetto è l'affondamento nel Canale d'Otranto della motovedetta Katër i Radës, carica di 120 profughi in fuga dall'Albania in seguito allo speronamento da parte della corvetta Sibilla che ne contrastava il tentativo di approdo sulla costa italiana. In quel Venerdì Santo del 1997 perirono oltre 80 persone (31 avevano meno di 16 anni). La vicenda è diventata tragico simbolo dei "boat people" alla ricerca di un paese che restituisca loro la libertà e la dignità di esseri umani.
L'opera, che ha debuttato il 12 ottobre 2014 alla Biennale di Venezia, è un adattamento letterario di Alessandro Leogrande tratto dal suo precedente romanzo-reportage Il naufragio (Feltrinelli 2011, Premio Ryszard Kapuściński e Premio Paolo Volponi) e vede in scena alcuni dei musicisti e cantanti emergenti nel panorama artistico pugliese diretti da Pasquale Corrado. Memoria di quegli eventi ma soprattutto un importante lavoro di Koreja per raccontare a suo modo quella silente umanità che ogni giorno cerca di ricominciare la propria storia in un altrove migliore. [...] Il compositore Admir Shkurtaj - sostiene Ivan Fedele, direttore artistico della Biennale Musica - innerva la partitura di tutte le suggestioni musicali che lo intrigano fin da giovane. L'amore per la sua terra e per Bartók si riversa nella passione per le tradizioni musicali come pure la predilezione per l'improvvisazione si coniuga in maniera del tutto originale con una scrittura raffinata e ricca di nuove soluzioni timbriche, che abbinano al lessico d'avanguardia il fascino arcaico del coro polifonico albanese Violinat e Lapardhase. La regia visionaria di Salvatore Tramacere (uno dei maestri del teatro italiano di ricerca), va ben oltre il logos ("la parola che spiega") perché trascende questa tragica storia fino ad elevarla alla dimensione archetipica del mythos ("la parola che racconta"). Una co-produzione di cui siamo orgogliosi [...] [...] Kater i Rades - sostiene Alessandro Leogrande - non vuole essere semplicemente un'opera della memoria. È piuttosto il tentativo, attraverso la musica, di liberare l'universo umano di chi è andato incontro a una delle tante tragedie del Mediterraneo: quella di una piccola motovedetta albanese, stracarica di uomini, donne e bambini, affondata nel marzo del 1997 davanti alle coste italiane. Nell'atto unico si affollano i sommersi e i salvati, chi è sopravvissuto e chi è scomparso, le loro voci, i loro pensieri, e soprattutto il loro viaggio verso il buio, pieno di grandi ansie e piccoli desideri, sogni e paure, digressioni, apparizioni, improvvise rammemorazioni. [...]
Appuntamento realizzato con il sostegno dell'Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce
FINETERRA 2014 - ARTI E MIGRAZIONI. ESULI PROFUGHI RAMINGHI
LE DATE DELL'EVENTO
18 dicembre 2014, ore 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja 19 dicembre 2014, ore 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja 20 dicembre 2014, ore 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja |