Un'idea, Sospensione incastrata, scaturita spontaneamente dall'incontro e il confronto di due passioni: la fotografia e la danza contemporanea. La prima cattura un dato istante animandolo di un respiro altro e relaziona al contempo diverse realtà: lo scheletro dell'idea, l'occhio strumentale che acuisce in modo funzionale quello umano e infine, il tangibile che contamina chi lo abita. L'altra, la danza contemporanea, ha come soggetto e oggetto lo spazio fisico e tocca, in modo astratto, il terreno dell'indicibile mediante il movimento, concepito come necessità d'essere, nelle sue molteplici forme. Un continuum spaziale, la location, all'interno del quale si protende un segno indelebile della natura che anima il murato ed impregna di odori forti le luci e le ombre. Come graffiti, rami e sassi raschiano superfici morbide mutevoli che assorbono o contrastano l'armonia instaurata. Il corpo si distorce, talvolta si scompone e, frammentato su spigolosità dure scomode, alimenta il desiderio di evadere dal senso di oppressione imposto da barriere interiori e non. Un punto del corpo che con un altro formano una linea generando un rapporto direttamente proporzionale allo spazio e alla natura, permeandoli. Una realtà che talvolta rimane lì, muta, chinata a se stessa, custode di furtive verità lontane il cui sguardo svela, solo a tratti, il senso di vuoto e di abbandono nascosti. Da una tensione ad una salita delicata, una transizione che sfiora pareti aspre ed irregolari giungendo ad un momento estremo: una sospensione incastrata tra la costrizione che ferma il respiro e il desiderio invadente di libertà. Una sospensione che da una prospettiva è appesa, dall'altra barbicata. L'una legata ad un non-tempo, ad una realtà che sfiora l'onirico; l'altra, come radici, ancorata ad un terreno concreto, uno spazio-tempo realmente vissuto dal quale si vuole fuggire... Aquile che spiegano le ali ed esistono migrando verso universi sconosciuti, penetrano spazi percepibili solo a quegli occhi arguti che amano perdersi e ardire facendo del rischio stesso la propria fortezza, il proprio attitude, la propria aurea, la propria prigione invisibile che è anche culla di protezione, la propria fine o l'origine, o forse... entrambi.
Rossana Abritta info&contatti: www.sacodesign.it
LE DATE DELL'EVENTO
18 ottobre 2014, ore 19:00 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja |