SHAKESPEARE E LO SPAZIO DEL SUO MARE

Nicola Savarese (Roma)

SHAKESPEARE E LO SPAZIO DEL SUO MARE
Conferenza/spettacolo con figure

Come affermò il grande Mark Twain e, dopo di lui, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, tutte le notizie certe su Shakespeare potrebbero stare in una mezza paginetta. E tutto il resto? Tutto il resto sono i fiumi e gli oceani dei suoi numerosi drammi: Amleto, Macbeth, Romeo e Giulietta, Re Lear, Otello, Riccardo III, La tempesta, Il mercante di Venezia...
Da un panorama vivissimo dell'Inghilterra elisabettiana, feste e pestilenze, ragion di stato e politica di provincia, patiboli e ardori ai ritratti dei colleghi di Shakespeare (Marlowe, Lodge, Robert Greene), dai libri in commercio, possibili letture del piccolo William, alle fiere di Stratford, paese dal quale partì il giovane di belle speranze e al quale ritornò a cinquant'anni il capocomico dopo aver fatto grandissimo un teatro di legno, il Globe. Così dal fiume della vita al fiume delle parole meticolosamente studiate e ricercate in ogni dramma, alle storie immortali che non smettiamo di leggere e di rivedere.
Come colmare il divario tra i drammi shakespeariani e le poche notizie che restano sul genio che li ha creati? Partendo dal testo di Stephen Greenblatt, uno dei massimi studiosi di Shakespeare passando per immagini d'epoca, film, letture dal vivo di frammenti dei suoi drammi, incrociando il teatro per quello che era, divertimento popolarissimo e magnifiche tecniche, inseguiamo il signor Scuotilancia e il suo paradosso: come ha fatto Shakespeare a diventare Shakespeare?

 

E a seguire, dopo-spettacolo con cibo, buon vino e cultura all'insegna dell'incontro e del dialogo fra Nicola Savarese e il pubblico per un'occasione unica di socialità, scambio e condivisione.  Prenotazione obbligatoria.

 

Nicola Savarese ha insegnato nelle università di Kyoto, Montreal, Parigi, Lecce, Bologna e Roma. Ha lungamente viaggiato in Oriente e soprattutto in Giappone dove ha vissuto due anni. È stato invitato per un anno come scholar al Getty Research Institute di Los Angeles. Sul rapporto fra teatri occidentali e asiatici ha pubblicato: Teatro e spettacolo fra Oriente e Occidente (Laterza, Roma-Bari 1992, vincitore nel 1994 del Premio Pirandello e del premio Diego Fabbri) e, in collaborazione con Eugenio Barba, L'arte segreta dell'attore (Pagina, Bari 2010) tradotto in molte lingue. Ha curato al Colosseo la mostra In Scaena, sul teatro romano antico. Dalla fondazione, nel 1980, è membro permanente dell'ISTA (International School of Theatre Anthropology).

 



LE DATE DELL'EVENTO

11 gennaio 2014, ore 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja