Una sedia, un flauto, uno specchio, una spada, un teschio: questi gli oggetti di una scenanuda in cui s’insinua, in tutta la sua disperata solitudine, Amleto. A dargli voce, Roberto Herlitzka, un maestro del teatro d’attore italiano, vincitore nel 2008 del Premio ETI-Gli Olimpici del Teatro come miglior interprete di monologo e interprete di numerosi capolavori a teatro e cinema (non ultimo nel film su Aldo Moro in Buongiorno Notte diretto da Marco Bellocchio). Dopo molti personaggi shakespeariani, nel 1997 Herlitzka incontra Amleto. Lo fa a pezzi, losmembra e lo ricompone; il risultato è “un Amleto fuori tempo, con un attore che ha passato l’età per poter fingere di essere Amleto”, che ripercorre idealmente l’esistenza del principe di Danimarca alla luce della sopraggiunta saggezza. Un Amleto postumo che rispecchia e porta con se la dimensione di ogni attore. Un ex Amleto, appunto. Quest’Amleto che appare morente e allo stesso tempo cosciente di percorrere una parabola discendente, dialoga con gli altri, invisibili, personaggi della coralità shakespeariana. Intesse monologhi fattidi riflessione e di rabbia per la propria ignavia, per la propria impotenza di fronte alla stupidità, alla noia. La sua narrazione ripercorre esattamente la tragedia, sintetizzandone gli atti, in un gesto, in una parola, in un silenzio, compiendo un’esplorazione del più grande sentimento teatrale: la solitudine. Una sedia, un flauto, uno specchio, una spada, un teschio: questi gli oggetti di una scena nuda in cui s’insinua, in tutta la sua disperata solitudine, Amleto con la sua follia. Il problema di Amleto è il suo disagio esistenziale dice Herlitzka. Forse c’è una frasealla base di tutto, quando cise a Rosencrantz e Guildestern: Ho perduto la mia allegria e non so perché. In quel “non so perché” c’è la consapevolezza diun’ifelicità che fa parte della nostra esistenza sulla terra e che non è spiegabile. Può aiutarlo a fingersi folle […] una follia patologica, un disordine mentale costituzionale.
Lo splendido lavoro di scrittura scenica che Roberto Herlitzka ha svolto sull'Amleto di Shakespeare, si configura come un'esplorazione del più grande sentimento teatrale che le scene mondiali conoscano: la solitudine. Herlitzka - Amleto è solo davanti a sè stesso come attore, mentre nello specchio rappresentativo in cui si riflette, la morte e il teatro adescano ladisperazione di dire, dire ancora prima che tutto il resto sia silenzio.
Amleto è solo, i suoi interlocutori restano invisibili fisicamente per materializzarsi nella voce e nel corpo di Herlitzka. Amleto padre, la regina, Re Claudio, il becchino, giocano un sabba infinito dell'interpretazione di un unico spirito, perchè le anime di Amleto sono infinite, almeno quante sono le anime del capolavoro di shakespeare.
Ruggero Cappuccio
Prodotto per volontà di Ruggero Cappuccio e del Teatro Segreto di Roma, lo spettacolo è decollato prima al Festival di Benevento, poi a quello delle Colline Torinesi.
Dopo lo spettacolo di martedì 9 dicembre, Roberto Herlitzka incontrerà il pubblico.
Roberto Herlitzka (Torino, 2 ottobre 1937) è un attore teatrale e attore cinematografico italiano. Di origine ceca, è stato allievo di Orazio Costa all'Accademia d'Arte Drammatica Silviod'Amico. Nel 2004 si è aggiudicato un astro d'Argento, un David di Donatello come miglior attore peril film Buongiorno notte e per lo stesso film il 2 agosto 2008 riceve a Messina il PremioHorcynus Orca '08. Nel 2004 ha ricevuto un Premio Gassman come miglior attore per gli spettacoli Lasciami andare madre, per la regia di Lina Wertmüller, e Lighea.
EVENT DATES
08 dicembre 2008, at 18:00 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja 09 dicembre 2008, at 20:45 - Cantieri Teatrali Koreja |