Si tratta di pittura. Un dictat al quale Francesco Cuna non riesce a rinunciare. Eppure non è possibile limitare il lavoro di questo giovane artista salentino a un esercizio, per quanto raffinato, di velature a olio. Esistono nell'insieme dei suoi lavori questioni di carattere esistenziale e concettuale che si collegano a un'evocazione soggettiva legata alla memoria di opere e fatti lontani nel tempo, ambientati in luoghi pieni di silenzi e calibrati in ampi campi grigi. Una monocromia melanconica, atemporale, spaesata, occupata misteriosamente da timide presenze umane costrette frequentemente in spazi asfittici, ribaltate nelle posizioni e nascoste da coni che sono segni di chiusura e di mascheramento, oppure alludono ai meccanismi dell'inganno e della menzogna. Tuttavia con Uses to the sick. Uses to the healthy si avverte un cambiamento di rotta che ha che fare con il gioco ironico del paradosso e della citazione. L'imballaggio del Veede, il vibratore prodotto in Germania tra il 1900 e il 1930, enfatizza ipocritamente le sue molteplici proprietà terapeutiche per nevralgie, raffreddore e indigestione. I sei ritratti a olio nei quali lo strano oggetto appare nelle sue eclettiche e spassose potenzialità, ricalcano con tono volutamente ingenuo le illustrazioni in bianco e nero della scatola e si manifestano come una sorta di ready made della memoria, depistando il disincantato voyerismo contemporaneo verso una pudica e misteriosa potenzialità visionaria. Di fatto in questo repertorio vintage, sincopato dai volti con gli occhi in tralice e le teste lievemente reclinate, Cuna trova dentro l'uniformità dei fondi grigi e nelle atmosfere sognanti terreno fertile per il consueto, ambiguo spaesamento. Il vibratore, decontestualizzato nell'uso e nel tempo, diventa nelle mani dei compiacenti modelli uno strumento altro da sé e nasconde la dimensione sessuale e la variegata pratica medica dentro una classificazione di tipologie psicoanalitiche. E allo stesso modo la buona pittura, costretta nei limiti dell'immaginetta popolare, riesce - quasi suo malgrado - a essere eccentrica rispetto alla semplice narrazione; approfondisce sensibilmente il confronto con l'universo emotivo e propone nella moderazione dei toni il mondo sospeso, rarefatto e "vibratile", riempito solo da parole non dette. Marinilde Giannandrea
Dalla A alla Z (manca qualche lettera) per Uses to the sick. Uses to the healthy di Francesco Cuna Lorenzo Madaro
A come Autorialità Messa in discussione perché nascosta, anonima. Le immagini estrapolate dalla vecchia réclame sono prese in prestito e interpretate mediante la pittura, questa volta d'autore.
B come Box C'è il box dello "strumento" e il box che accoglie l'installazione pittorica ai Koreja. L'arte ha bisogno di un luogo specifico per essere contemplata. Il pubblico esige un luogo speciale per essere disturbato.
D come Disturbi Lo strumento nasce per curarli.
E come Esempio Le immagini sono le istruzioni per l'uso ipocrita dello "strumento".
F come Flatulenza Quell'insopprimibile produzione di una miscela di gas, secondo chi ha redatto le istruzioni per l'uso dello "strumento", è guaribile attraverso l'utilizzo dello stesso.
G come Giornale Il progetto editoriale ideato da Cuna è la naturale prosecuzione di quello espositivo.
H come Hysteria È il titolo del film uscito nel 2011, ambientato nell'Inghilterra Vittoriana, che tratta l'invenzione dello "strumento", originariamente concepito per curare l'isteria.
I come Iconografia Francesco Cuna si conferma artista attento al valore allegorico dell'immagine. E I come Ironia: quella che si cela dietro il misterioso box che custodisce lo "strumento".
L come Linguaggio Rimane la pittura il mezzo privilegiato della sua ricerca artistica.
M come Massaggiatore Iniziamo a percepire il reale scopo dello "strumento".
N come Nevralgia Tra le tante problematiche curabili.
O come Opera Le sei tele concepite da Cuna per questo progetto sono da considerare un'unica opera.
R come Raffreddore Tra i mali curabili.
T come "Trattamento tonico generale" Le istruzioni per l'uso parlano chiaro anche in tal senso.
V come Vibratore Chiamiamolo con il suo nome.
Francesco Cuna Galatina (LE) 1978 Pittore sensibile, costruisce atmosfere intrise di una rarefatta malinconia. Nel 2007 è stato chiamato a realizzare un affresco all'interno del The Prizery Museum Art Center di Boston e dal 2007 al 2010 ha curato la comunicazione e le performance pittoriche del Locomotive Jazz Festival di Sogliano Cavour. Sviluppa i suoi interessi anche nel campo della comunicazione e nel ha dato vita con Alessandro Sicuro a B22, un progetto grafico di natura eclettica. Vive e lavora a Cutrofiano (LE).
MOSTRE PERSONALI 2012 Collezione privata, Compagnia della bellezza, Bari I low art: B22edition, ARTcore Gallery, Bari
2010 Ruoli Invisibili, ArtandArs Gallery, Galatina (LE) LocoEmotive, Biblioteca Provinciale Bernardini, Lecce (LE) Pittogrammi...il corto, la Fabbrica dei Gesti, San Cesario (LE) Quiet-Quest, la Fabbrica dei Gesti, San Cesario (LE)
2008 Noi!...e voi?, Museo della ceramica, Cutrofiano (LE)
2007 Progetto affresco Virginia 2007, Prizery Museum of South Boston Virginia Animàlia, Galleria l'Angolo, Croce di Casalecchio (BO)
MOSTRE COLLETTIVE 2012 Tutti su Ventura, Ozio, Majazzin House Gallery, Altamura (BA) The Affordable Art Fair, Macro Testaccio, Roma Ozio, ArtandArs Gallery, Galatina (LE) Kunstart, Bolzano
2011 The Affordable Art Fair, Milano Food for brain, ArtandArs Gallery, Galatina (LE) TempoalTempo, ARTcore Contemporary Art Gallery, Bari Cuore di Cane, Underdogstudio, Modena
2010 H2O Interazioni Fluide, Castello Carlo V, Lecce MetAMORfosi, Avatars Gallery, Sulmona (AQ)
2009 ART09, The Prizery Museum Art Center, South Boston Virginia Planéte Amoureuse, Pomezia uno,Gallery, Milano Tra immagine e simbolo, Sala Rubicone, Magazzini del sale, Cervia (RA)
2008 Elekta, Palazzo delle videoconferenze-facoltà scienze politiche, Spinetoli (AN)
2005 Collettivo E, Ecole de Beaux Arts de Marseille, Marsiglia
2001 Iconica, Rocca di Cento, Cento (FE) Giovani artisti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, Galleria Guidi e Accademia Belle Arti di Bologna, Bologna
EVENT DATES
from 08 febbraio to 28 febbraio 2013, at 12:00 - Lecce, Foyer Cantieri Teatrali Koreja |