HISTOIRE DU SOLDAT (LA STORIA DEL SOLDATO)

Peppe Servillo con l'Orchestra Sinfonica Tito Schipa (Lecce)

HISTOIRE DU SOLDAT (LA STORIA DEL SOLDATO)
Tratto dalla raccolta di fiabe popolari russe di Alexander Afanas’iev

raccontata da Peppe Servillo
testo di Charles - Ferdinand Ramuz
Direttore: Marcello Panni
violino: Stefan Tberiu Biro
contrabbasso: Giuseppe Capodivento
clarinetto: Roberto D’urbano
fagotto: Sergio Polimeno
tromba: Emilio Mazzotta
trombone: Giuseppe De Marco
percussione: Francesco Mangialardo

Straordinario appuntamento con il nuovo anno Venerdì 11 e sabato 12 gennaio alle ore 20.45 per la musica sinfonica dell'Orchestra ICO Tito Schipa di Lecce e la voce di Peppe Servillo, cantante, attore, compositore e sceneggiatore italiano co-fondatore e leader indiscusso della Piccola Orchestra Avion Travel.

In scena per due sere consecutive Histoire du Soldat (Storia del Soldato) testo di Charles Ferdinand Ramuz tratto dalla raccolta di fiabe popolari russe di Alexander Afanas'ev, in una versione adattata e tradotta dal francese da Peppe Servillo, artista eclettico che si confronta con l'affascinante opera per restituire il genio di Stravinsky anche ad un pubblico di giovanissimi.
La modernità o come si direbbe oggi la post modernità dell'Histoire non cessa ancora di stupire cent'anni dopo. In quest'edizione, il Narratore darà voce anche agli interventi del rustico Soldato e del Diavolo, nelle sue molteplici trasformazioni.

Durante la Prima Guerra Mondiale Igor Stravinskij si era stabilito a Morges tra le montagne della Svizzera neutrale ma nel 1917 si trovò, in seguito alla Rivoluzione Sovietica, tagliato fuori dalla Russia e in gravi ristrettezze economiche.
Fu allora che allo scrittore e poeta svizzero Charles-Ferdinand Ramuz, suo amico, venne l'idea di creare un teatrino ambulante a basso costo, sostenuto da una orchestra ridotta al minimo, da far girare facilmente. Nacque così nel 1918, uno dei lavori più originali di tutta la produzione del musicista russo, la Storia del Soldato, tratta da due fiabe popolari russe, trascritte da Ciril Afanas'ev. Stravinsky scelse per accompagnare la favola sette strumenti soli appartenenti alle varie famiglie strumentali nel registro acuto e grave: violino e contrabbasso per gli archi, clarinetto e fagotto per i legni, cornetta e trombone per gli ottoni e un solo percussionista.

[...] Recitare, in fondo è prendere un'intonazione, sostiene Peppe Servillo, e questa è una faccenda molto musicale [...]

Ad inaugurare le serate Le Chant du Rossignol (Il Canto dell'Usignolo) poema sinfonico per grande orchestra di Igor Stravinskij tratto dall'omonima fiaba di Hans Christian Andersen Orchestra Sinfonica Tito Schipa di Lecce diretta da Marcello Panni.
Scritto nel 1917 nel momento in cui la favole erano di grande moda tra gli intellettuali dell'avanguardia russa, è una suite sinfonica tratta dalla sua prima opera sullo stesso argomento Le Rossignol, allestita dai Balletti Russi di Sergej Diaghilev all'Opéra di Parigi nel 1914.

Strade Maestre, futuro anteriore è promossa da Cantieri Teatrali Koreja, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Puglia, Provincia e Comune di Lecce.

 

Sabato 12 alle ore 18.00 nel foyer del teatro (ingresso libero) Carmela Formicola, scrittrice e giornalista della Gazzetta del Mezzogiono, presenta il suo libro Quando suonavo il jazz (Florestano edizioni) accompagnata dai ritmi jazz di Luigi Bubbico.
Questa la trama: Sebastiano 'Seb' Mariani è un ex jazzista finito a suonare il karaoke in un locale americaneggiante della periferia barese. La sua vita si consuma nel caos disperato, nella variopinta fauna metropolitana, nelle canzoni improbabili cantate ogni sera da maldestri cantanti dell'ultima ora, e nel rimpianto della sua vita perduta, quando suonava il pianoforte nei migliori club d'Italia. Ma cosa lo ha strappato al jazz?
I ricordi piovono giù a valanga, le note di Bill Evans, ma anche quelle di Beethoven (che probabilmente soffriva dello stesso male di Seb), sono la vera colonna sonora della sua vita perduta. Ma come fuggire dall'infima prigione karaoka? Come riprendersi la vita? Come si invertono i poli della fortuna? All'improvviso, un nuovo progetto, la luce della speranza e una lunga, lunghissima notte di Capodanno passata a riannodare i fili del passato, con tutti gli imprevisti del destino in agguato. E un lieto fine pure venato di amarezza. O l'amarezza lenita da una sorta di lieto fine.

 



EVENT DATES

11 gennaio 2013, at 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja

12 gennaio 2013, at 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja

Società Cooperativa Koreja a r.l.

Centro di Produzione Teatrale
di Sperimentazione
e di Teatro per l'Infanzia e la Gioventù

c/o Cantieri Teatrali Koreja
via Guido Dorso 48/50, Lecce • Italia

tel./fax: +39.0832.242000 • 244013

mail: info@teatrokoreja.it
P. I.V.A.: 01446600759


|web design & code: Big Sur