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con Antonio Aluisi, Ippolito Chiarello, Cristina Mileti, Fabrizio Pugliese
scrittura Mariano Dammacco
progetto e regia Salvatore Tramacere
cura tecnica Marco Oliani
Giuseppe è un santo un po' strano come santo. Da ragazzino rompeva i piatti, i vasi e la porcellana. Considerato "uno scemo", oggi lo si direbbe autistico. Ma quando pregava - chissà perché - volava e per questo è passato alla storia: Giuseppe da Copertino, il "santo che vola". Anomalo mistico del mistero del nostro Sud, processato dalla Santa Inquisizione, Giuseppe da Copertino è diventato un simbolo di secoli di sofferenza del Meridione. Per Koreja la dimostrazione di un teatro povero, innocente, ricco di poesia, di terra e di cuore.