REFRATTARI

1990

REFRATTARI
Dal Woyzeck di George Buchner

con Stefano Bove, Maria Teresa Del Pero, Emilio Martinez, Tommaso Correale Santacroce, Teresa Ludovico
regia Salvatore Tramacere
scene Luca Ruzza

I refrattari vivono in un luogo chiuso: l'aria aperta e la luce è a loro negata. Vivono la stagione del vuoto; un vuoto che li attraversa interamente, un vuoto che ormai li ha contaminati profondamente.
Una tappa, un passaggio per quell'attimo di spavento o di orrore, un attimo che può essere un periodo, quando le certezze sono perse, quando i progetti e gli ideali diventano l'errore della vita passata. Il furore, l'agitarsi, la confusione, sono la ricerca di una soluzione al silenzio e alla solitudine.
Avevamo pensato tutto diverso nella nostra mente e nei nostri sogni. Il vento della storia ha spazzato via tutto. Tutto è silenzio. Tutto è vuoto.
Ci siamo avvicinati al "Woyzech", e a Büchner in generale, portandoci dietro le nostre illusioni e le nostre sconfitte. Lungo la strada scopriamo piccole verità: agitarsi da soli non serve a niente non basta a cambiare né il mondo né sé stessi.
I refrattari sono folli circondati da follia. L'accorgersi del mondo in cui vivono è la scintilla che porta al crollo ovvero il primo passo verso la salvezza: è una via crucis che percorrono, è un internamento che subiscono. È un sonno della ragione che genera.
Buchner e i suoi personaggi sono stati il terreno in cui abbiamo seminato, in cui ci siamo un po' rispecchiati e un po' perduti, in cui ci siamo cercati. E, la natura, che si cerca di negare ai reclusi, ci ha attratto a sé.

 

Foto Tony D'urso