VARIABILI UMANE

Compagnia Teatrale Atopos (Milano)

VARIABILI UMANE
Scene di ironico strazio, d'odio e d'amore, di...

progetto e regia
Marcela Serli, donna biologicamente femmina
drammaturgia
Marcela Serli e Davide Tolu, uomo transessuale (FtoM)
da un’idea di
Irene Serini, donna biologicamente femmina
Gabriella Basso Ricci trasgender traduttrice / Cesare Benedetti uomo biologicamente maschio danzatore / Noemi Bresciani donna biologicamente femmina danzatrice / Alessio Calciolari uomo biologicamente maschio danzatore / Laura Caruso transgender (MtoF) formatrice aziendale / Marco Caserta uomo transessuale (FtoM) blogger Gianluca Di Lauro uomo biologicamente maschio dragqueen attore / Andrea Forzani transgender (MtoF) dirigente aziendale / Giulia Lunaspina donna transessuale (MtoF) consulente tecnico / Antonia Monopoli donna transessuale (MtoF) referente sportello trans Ala Milano Onlus / Maxine Na’vì transgender (MtoF) medico / Sheina Pecchini neodonna ufficiale delle forze dell’ordine / Marta Pizzigallo neodonna attrice / Irene Serini donna biologicamente femmina attrice

immagini Maddalena Fragnito donna biologicamente femmina / ricerca musicale Francesca Dal Cero donna biologicamente femmina / consulenza ai costumi Giada Masi donna biologicamente femmina / progetto grafico Christian Tubito uomo biologicamente maschio / organizzazione Francesca Veltre donna biologicamente femmina

Vincitore del premio Tuttoteatro.com "Dante Cappelletti" 2010

Abbiamo infranto la legge dell'uomo
Donne non femmine, uomini non maschi
Madri senza utero, padri senza seme
E poi tutti gli altri, sia in scena che fuori
Guardami
Cosa devo fare per farmi amare?

 

In scena donne, uomini e transgender con l'ensemble di Marcela Serli
A Koreja va in scena il coraggio di parlare d'identità biologica e civile
In esclusiva regionale

 

Sabato 28 aprile alle ore 20.45 la compagnia Atopos presenta VARIABILI UMANE scene di ironico strazio, d'odio e d'amore, spettacolo vincitore del PREMIO "Dante Cappelletti"2010 per la regia di Marcela Serli.

Con la decisione, né facile né superficiale, di affrontare alla radice il problema dell'identità biologica e sessuale, civile ed emotiva della persona, VARIABILI UMANE fa sì che il teatro diventi luogo di visibilità per una condizione umana che trova pochissimi luoghi in cui manifestarsi.
Una prova di coraggio, determinata e sincera, in cui il tema dell'ambiguità si declina in linguaggio attraverso una struttura aperta, grottesca, anti-naturalistica, plurale.

In scena, quindici persone con diverse identità genere. Donne, uomini e persone transgender che hanno affrontato o stanno affrontando una transizione verso il maschile, il femminile o un genere non definito, parlano, danzano, cantano la propria diversità, il proprio sguardo sulla società, sugli altri, su di sé. In scena uno schermo, una ricerca in diretta su internet, a proposito delle definizioni che ci danno, che ci diamo. Solo storie vere.
Variabili Umane è la storia di un'identità mancata. Un desiderio di trovare "casa". Un canto d'amore e d'odio per "essere" umani. Un urlo di vita. Un urlo parossistico, fottutamente indigesto. Una danza di corpi buffi e belli che desiderano essere amati. Una tragicommedia sull' ignoranza e una ricerca continua. Le variabili umane entrano nelle menti come un elettroshock.

 

[...] "Aderisco davvero a me? Qual è la mia reale identità?Uomini che non sono (sempre) uomini. Donne che non sono (sempre) donne. Un insieme di variabili umane che vagano in una terra di confine senza riconoscibilità. Sono gli esclusi. Questa è la storia di un popolo offeso e della sua rivincita. Come una tragedia greca, canteremo la nostra storia e la nostra visione di felicità. Questa è anche la storia di una scoperta rivoluzionaria: siamo esseri intersessuali. Siamo fatti di madre e padre. Ho proposto uno spazio vuoto, tutti in piedi, con l'instabilità che da un non luogo. Di volta in volta ho creato situazioni dove le variabili potessero muoversi e ritrovarsi e perdersi. Una struttura che segnala una esposizione diretta senza orpelli, un lavoro su di sé e su un altro da sé. Perché non si può definire qualcosa se non si definisce anche il suo "contrario". Ho deciso di lavorare sui mostri, sugli zombies: questo desiderio ha maturato in me un'idea precisa di regia. Lavorando sulla deformazione in tante forme sono arrivata ad usare questo concetto nella messa in scena stessa.
La deformazione della realtà. Senza aver paura di deformarsi per arrivare ad un caos.
Ognuna delle persone coinvolte in questo progetto ne è parte fondante, lavora con me a scoprirsi, a nascondersi, a rivedersi. Molti di loro non sono attori né danzatori professionisti, ma sono professionisti nel loro lavoro, economisti, medici, ispettori di polizia, sposati, genitori, una ex prostituta oggi consulente per una onlus, e gli altri, artisti vari, tutti insieme lavoriamo sulle nostre paure, su da dove veniamo e su dove vogliamo andare, sui nostri desideri. E tutti insieme facciamo un percorso sempre in via di definizione, come le persone in transizione. Uno spettacolo professionale, con professionisti della vita, della lotta per la vita. Uno spettacolo pulito tecnicamente, sporco emotivamente.
"     Marcela Serli

 

Gli studenti universitari potranno beneficiare di uno sconto del 50% sul prezzo del ridotto, acquistando il biglietto a 4,00 euro presso l'Adisu in via Adriatica a Lecce previa esibizione del libretto universitario. Tale titolo dovrà essere convertito presso il botteghino del teatro.

 



LE DATE DELL'EVENTO

dal 28 aprile al 28 aprile 2012, ore 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja