A tre anni dall'uscita del suo primo album da solista, Voltarelli ritorna in grande stile con un nuovo disco risultato di un lungo viaggio in Europa, Stati Uniti, Argentina, Canada, Messico e di un periodo di permanenza a Berlino, prezioso momento di studio sull'italianità, sul linguaggio dell'emigrazione e sui suoi simboli.
In Ultima notte a Malà Strana l'essenzialità degli arrangiamenti diventa il segno distintivo di un viaggio musicale che ha come punti fermi la voce di Voltarelli e la raffinata percussione di Baglioni uniti per raccontare, in maniera poetica, viaggi alla ricerca di identità e impegno civile. Momenti intensi di ritmo e coinvolgimento si alternano ad altri intimisti e raccolti senza trascurare ritmi che spaziano dalla milonga al terzinato della taranta e parole pesanti che lasciano il passo all'ironia nel classico incedere del blues meridionale. Il disco è composto da 11 canzoni originali (cinque in italiano e cinque in calabrese oltre al valzerino strumentale Coup de coeur a Montreal) e dal rifacimento di un classico della canzone d'autore francese, Gli Anarchici di Leo Ferrè, cantata insieme ad Erriquez della Bandabardò. La frontiera, la riconoscibilità, l'appartenenza, l'identità, la lingua, le lingue e il linguaggio dei versi inventati per arrivare là dove l'alfabeto non arriva, l'identità del viaggiatore e il suo bisogno folle di comunicare e di raccontare la sua storia: una trama fitta di argomenti lega tra loro le canzoni del disco, insieme al bisogno narrativo e alla voglia di descrivere lo stato d'animo combattivo di chi vuole affermare la dignità di una lingua - il calabrese. Per raggiungere questo obiettivo, Peppe trasgredisce le regole linguistiche, le cambia, le adatta a vantaggio di una più facile lettura e comprensione. Nell'album trovano spazio episodi di critica all'attuale situazione politica e sociale italiana (Il paese dei ciucci, Sta Città), attraverso i quali Voltarelli ribadisce la sua vicinanza a quel ramo della canzone d'autore italiana che da sempre ha unito protesta e denuncia all'ironia. Ultima notte a Mala Strana si è aggiudicata la Targa Tenco 2010 nella categoria dischi in dialetto.
La targa - vinta in passato da artisti come Fabrizio De Andrè, Pino Daniele, Enzo Jannacci e Teresa De Sio ma mai assegnata ad un artista calabrese - rappresenta un prezioso riconoscimento per Peppe e per il suo lavoro pluriennale sulla meridionalità e sull'impegno civile. L'album è stato pubblicato anche in Francia dalla prestigiosa casa discografica Le Chant du Monde - che ne ha la distribuzione per tutta Europa - e in Argentina da Los Anos Luz. Ci sono album suonati con molti strumenti che si reggono su architetture armoniche complesse e altri che vivono sulle note di una chitarra e di una leggera percussione.
Peppe Voltarelli, cantante ed autore di canzoni, nel 1990 fonda a Bologna il Parto Delle Nuvole Pesanti, gruppo che mescola il rock con la musica popolare calabrese. Con il gruppo, di cui rimane il frontman fino al 2005, realizza sette dischi, centinaia di concerti in Italia e all'estero, spettacoli teatrali, un film documentario, la fortunata tournee con Claudio Lolli con Ho Visto anche Zingari Felici 2002, rilettura dello storico album dell'artista bolognese. A gennaio del 2006 Peppe esce dal gruppo e inizia la sua carriera solista. Il primo album si chiama "Distratto ma però" del 2007, disco tra i finalisti per la Targa Tenco 2007 come migliore opera prima. L'album è pubblicato e distribuito in Argentina nel 2009 dalla casa discografica Los Anos Luz. Nel 2009 è in tournee con "Angolo somma zero", spettacolo, scritto e recitato dall'attore tarantino Alessandro Langiu che vede sulla scena Peppe Voltarelli suonare e recitare la parte di un suonatore per matrimoni nella Puglia delle fabbriche tra Brindisi, Taranto e Manfredonia. Nell'aprile 2010 esce "Ultima storia a Malà Strana".
EVENT DATES
19 febbraio 2011, at 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja |