Come un mostro tentacolare, dai recessi stessi delle paure più profonde ed inconsce, il mito di Frankenstein attraversa il tempo invadendo i campi più disparati: dalla letteratura si sposta prima, naturalmente, nel campo scientifico, a segnare sindromi di alienazione uomo-macchina, più recentemente nel campo dei mass-media, della moda, della moderna economia, quando si produce ricchezza che non esiste, quando si creano personaggi che stanno in piedi solo davanti ad una telecamera, ed oggi a due secoli dalla sua nascita quel mito della creazione "oltre natura" abbandona il campo scientifico, visto che la scienza stessa ha superato di slancio quella geniale visione romantica, per trasformarla in realtà. Allora cosa resta del mito di Frankenstein? Per noi una "semplice" contrapposizione tra una umanità follemente lanciata al superamento dei propri stessi limiti, ed una umanità semplice, forse infantile, ma che disperatamente cerca di ritrovare una propria urgenza di esistere in azioni primarie: mangiare, dormire, magari uscire qualche volta...per andare a ballare! Dallo scontro a volte cruento tra queste due esigenze nasce lo spunto per questo spettacolo che trae tutta la sua ispirazione dall'intramontabile capolavoro di M. Shelley.
Al termine dello spettacolo di giovedì 19 febbraio incontro con la Compagnia Koreja
foto dello spettacolo di: Alessandro Colazzo (Big Sur)
LE DATE DELL'EVENTO
19 febbraio 2009, ore 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja 20 febbraio 2009, ore 20:45 - Cantieri Teatrali Koreja |