LO SPAZIO DELLA QUIETE

Teatro Valdoca (Cesena)

LO SPAZIO DELLA QUIETE
regia di Cesare Ronconi

spazio luci e regia: Cesare Ronconi
parole: Mariangela Gualtieri
con: Susanna Dimitri e Mila Vanzini e la partecipazione di Leonardo Delogu
costumi e oggetti di scena: Patrizia Izzo
suono: Luca Fusconi
macchinista: Stefano Cortesi
fondali pittorici: Luciana Ronconi
costruzioni in legno: Maurizio Bertoni
assistente alla regia: Serenella Martufi
organizzazione: Giulia Caporusso
logistica: Valentina Baruzzi
amministrazione: Morena Cecchetti
consulenza amministrativa: Cronopios
foto di scena: Rolando Paolo Guerzoni
prodotto da Teatro Valdoca in collaborazione con Teatro Bonci di Cesena

Il nostro teatro è cominciato 26 anni fa con un atto contemplativo.
Era Lo Spazio della Quiete. Non avevamo nulla, non eravamo nulla.
Cesare ed io avevamo appena sciolto il composito gruppo precedente e ci sentivamo finiti. Non sapevamo che invece la nostra avventura artistica e conoscitiva cominciava per davvero in quell'ascolto teso, in quel tempo lentissimo e silenzioso, dentro la saletta nella quale ancora oggi lavoriamo.
Lo spettacolo poi girò l'Europa, accolto con entusiasmo, guardato con stupore, per quel suo stare a metà fra danza, teatro, performance, meditazione, paesaggio d'anima, natura, geometria, arte, preghiera.
Erano anni in cui alcuni gruppi di nuovo teatro cominciavano ad usare grandi volumi di suono, complessi impianti scenografici, altri seguivano le piste del Terzo Teatro.
Lo Spazio della Quiete si svolgeva in silenzio, con una scena poverissima ed essenziale. Era anacronistico ed emozionante.
Qualcuno dice che nel silenzio si accumula potenza. Noi, senza saperlo, abbiamo scritto lì il nostro alfabeto. Abbiamo fondato il nostro teatro, la nostra lingua.
Se oggi lo riprendiamo non è per spirito museografico. Tornare alle proprie radici è a volte un atto necessario, di ordine interiore, di sacra spoliazione.
Ma ecco che le nostre radici nel frattempo hanno viaggiato con noi, accanto a noi, e anch'esse sono, come noi, cambiate. (Ancora una volta il nostro teatro ribadisce la propria predilezione per la parola ‘adesso', la propria devozione al presente). Dunque questo nuovo Spazio della Quiete si nutre della prima mitica versione, e a quella intreccia i cordami, le venature di ciò che è nato dopo. Le due figure femminili allora mute, ora, a ventisei anni da quel silenzio, parlano. Lo fanno piano piano, come chi ha taciuto a lungo. E portano in scena una terza presenza, un corpo maschile che giace, che sa, che pare essere stato, anch'esso per anni, dentro un sonno, allattato con gli alfabeti del mondo, dissepolto da una fossa visitata dai savi. A quel corpo le due figurette pongono precise domande: è vero che la parola non è invenzione umana? è vero che la parola canta e sostiene l'universo? E' vero...? E' vero...?
Il testo prende il passo di poesia pensante, e si accoccola attorno al tema della parola, al furore e all'amore per questa espressione umana e sovrumana. La figura maschile, prima di reclinarsi in un nuovo sonno, pronuncia con dolcezza il proprio non sapere, il proprio sapere d'amore e in quello si conficca.
Delle nostre due anime teatrali, una furiosa e dolente, l'altra quieta, favolistica e contemplativa, siamo qui pienamente immersi nella seconda. Lì dove, appunto, siamo nati. Qui ci ristoriamo e raccogliamo le forze, prima della prossima grande avventura che ci attende.
                                                                                 Mariangela Gualtieri

 

Cesare Ronconi riprende lo spettacolo d'esordio del Teatro Valdoca e lo riscrive. Ad una prima parte che quasi fedelmente richiama la versione originale, se ne aggiunge una seconda, creaturale, panica, ed una terza, di poesia pensante, riflessiva, misteriosa e savia.
Due figure femminili abitano una scena in cui fisica e metafisica smarginano una nell'altra. Le due donne misurano, sondano, percorrono con cautela lo spazio che la loro presenza alleggerisce e dilata. Come vestali a venire, conducono in scena un corpo, dormiente, forse, o dissepolto e lo interrogano. Il corpo risponde e ammaestra.

 

Sabato 14 ore 17.30, Cantieri Teatrali Koreja: dialogo tra Cesare Ronconi e Valentina Valentini.

 



EVENT DATES

13 novembre 2009, at 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja

14 novembre 2009, at 20:45 - Lecce, Cantieri Teatrali Koreja

Società Cooperativa Koreja a r.l.

Centro di Produzione Teatrale
di Sperimentazione
e di Teatro per l'Infanzia e la Gioventù

c/o Cantieri Teatrali Koreja
via Guido Dorso 48/50, Lecce • Italia

tel./fax: +39.0832.242000 • 244013

mail: info@teatrokoreja.it
P. I.V.A.: 01446600759


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